Mi erano apparse come poche
Figure misteriose attorno a un ferro
Rivolte sempre al muro sotto
Piccole finestre così
Lontane per sognare
Povera la vista del cielo quando
Sorgeva da una porta aperta in
Quello stagno di persone,
Insieme di macchie polverose
E se rivolgevano una nuova
Parola, li occhi seguivano le
Mani laboriose come forni
Poveri pugni di monete
Scavati nelle fosse degli occhi
Spesso per un solo bambino
Principe della loro vita
Continuavano a manipolare le cose
Mentre io come loro
Mi assopivo a strumento
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