Il risultato dell'insegnamento dell'inglese nelle scuole? I ragazzini sono facilmente in grado di utilizzare slogan come "just do it" o "the way you look" o peggio ancora "be your style" e "dead or alive". Molto utile per loro, specie nella comprensione di vocaboli di uso corrente, come nel mondo dei videogiochi: "start", "select". Osserviamo, paradossalmente nei non rari casi di spiccate potenzilità intellettive, come i cosidetti "cervellotici del joystik", spesso accomunati da una parlantina particolarmente accellerata (da giocatore di carte magic); siano in grado di cimentarsi in vere e proprie traduzioni simultanee inglese-italiano. Queste ultime ottenute dagli sporadici dialoghi (tra un cazzotto e una pistolata) di fantapersonaggi (o se preferite fantocci eterei dalle inclinazioni violente e poco raccomandabili) protagonisti di non meno discutibili avventure.
Ma sono tutti così capaci e talentuosi gli homini italicus??? NO dei arent.
Ecco che anche per i meno abbienti, i gestori della distribuzione (o forse distruzione?!), hanno riservato una alternativa più comprensibile e generosa; nella fattiscpece parliamo del tipico, da loro amatissimo e venerato, audio niponico sottotitolato in americano!!! La santa lingua del nostro Cyberdio o Ellettrocristo, come preferite. Linguaggio quindi compatibile anche al più stolto della community.
Ora come questi, chiamiamoli "must" della rete, siano generosamente divenuti COMUNI alla maggior parte del popolo italiano, trasformatoci in identità dall'equivoco valore e dagli attributi incosistenti (come tanti folletti di babbo natale, nani ma un pò meno folletti e più deficenti, che non lavorano nemmeno più così alacramente), non è un mistero. Chiedimolo infatti ad Euronics, o a quei giganto-profeti che hanno abbattuto le distinzioni sociali a suol di prezzi convenienza. Sorridiamo a Troni, perchè la teconologia ora è alla portata di tutti!
Dice Salvatore: "Grazie a findomestic, patnerscippe di Mediavrold, ho un televisore 42 pollici per vedere la partita quando torno dagli straordinari di magazziniere", quando sua figlia con un non minore entusiasmo irrompe dicendo "Siamo tutti più amici di Maria de Filippi ora, ma che dico parenti".
Facile facile questa filosofia da libero mercato. L'effetto collaterale dite? C'è ma è troppo piccolo: la putrefazione del mondo matieriale, e forse peggio, di quello delle idee.
Mi chiedo dove andranno a vivere tutti quei poveri filosofi? E sopratutto dove inciamperanno più???
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