In questo mare di campagne
Si rimane in balia dell'estesa
Flessione
Dei grani

Come malinconia
Ove la nebbia
Scompone i corpi dei contadini

Mentre mi atraversa uno spazio
Di immensa solitudine

I memi di Dawkins

Le lingue fanno quel che vogliono
Chiudo l'ombrello
Mi si profumano le narici
di boschi piovuti al sole

erba e castagni e
Pinoli Raccolti

Modesta mia flora
Cittadina

passeggiandoti
torni a fianco
della nonna mia che Raccoglieva
Quel che di buono e Raro conservava
un tenue asfalto

Quanta nostalgia mi attraversa il
Quartiere desolato
Della mia anima

Mutata dal tempo e ora
Misteriosamente capace
Di Sentimento
Quando mi ritrovavo
Alla sera

Nel mio nido
Mi tornava

La vita
Sembra pieno
Il cielo

Una scatola che
Lo contiene
Fuori dal mondo
Un pensiero

Scatartato di grazia
Lacrima dal dirupo
Scaturita di pioggia e
Profonde
Desolate
Funi
quando arriva la macchina ti vengo a prendere amore
quando arriva
non lo so
Volevo dipingere un momento
Volevo solo rubarlo al cielo

Volevo un ricordo
Volevo un pensiero

Nero su bianco

Formoso capello
Nero corvino
Che cola e
Cola da un
Pallido viso

Cosa vuoi farmi
Nero fèlino

Non ti basta
Divorarmi

Darmi nebbia e
Poi raggio
Di te

Che non potrei che
Ammalarmi
Solo

Come la mia ultima cagione
Sarebbe la tua morbosa
Visione

Delle tue pallide pallide
Dita che di candido
Hanno ogni
Contrario

Nella tua bellezza
Mai
Del mistero potrei
Liberarmi

Il sistema dell'insegnamento dell'inglese nelle scuole italiane

Il risultato dell'insegnamento dell'inglese nelle scuole? I ragazzini sono facilmente in grado di utilizzare slogan come "just do it" o "the way you look" o peggio ancora "be your style" e "dead or alive". Molto utile per loro, specie nella comprensione di vocaboli di uso corrente, come nel mondo dei videogiochi: "start", "select". Osserviamo, paradossalmente nei non rari casi di spiccate potenzilità intellettive, come i cosidetti "cervellotici del joystik", spesso accomunati da una parlantina particolarmente accellerata (da giocatore di carte magic); siano in grado di cimentarsi in vere e proprie traduzioni simultanee inglese-italiano. Queste ultime ottenute dagli sporadici dialoghi (tra un cazzotto e una pistolata) di fantapersonaggi (o se preferite fantocci eterei dalle inclinazioni violente e poco raccomandabili) protagonisti di non meno discutibili avventure.
Ma sono tutti così capaci e talentuosi gli homini italicus??? NO dei arent.
Ecco che anche per i meno abbienti, i gestori della distribuzione (o forse distruzione?!), hanno riservato una alternativa più comprensibile e generosa; nella fattiscpece parliamo del tipico, da loro amatissimo e venerato, audio niponico sottotitolato in americano!!! La santa lingua del nostro Cyberdio o Ellettrocristo, come preferite. Linguaggio quindi compatibile anche al più stolto della community.
Ora come questi, chiamiamoli "must" della rete, siano generosamente divenuti COMUNI alla maggior parte del popolo italiano, trasformatoci in identità dall'equivoco valore e dagli attributi incosistenti (come tanti folletti di babbo natale, nani ma un pò meno folletti e più deficenti, che non lavorano nemmeno più così alacramente), non è un mistero. Chiedimolo infatti ad Euronics, o a quei giganto-profeti che hanno abbattuto le distinzioni sociali a suol di prezzi convenienza. Sorridiamo a Troni, perchè la teconologia ora è alla portata di tutti!
Dice Salvatore: "Grazie a findomestic, patnerscippe di Mediavrold, ho un televisore 42 pollici per vedere la partita quando torno dagli straordinari di magazziniere", quando sua figlia con un non minore entusiasmo irrompe dicendo "Siamo tutti più amici di Maria de Filippi ora, ma che dico parenti".
Facile facile questa filosofia da libero mercato. L'effetto collaterale dite? C'è ma è troppo piccolo: la putrefazione del mondo matieriale, e forse peggio, di quello delle idee.

Mi chiedo dove andranno a vivere tutti quei poveri filosofi? E sopratutto dove inciamperanno più???

Sovrapposizioni

Il tramonto pare un
fiacco colare
di lumi

Tutto è tenue
sovrastare
il sole

Il vento profuma
di trasparenza
incomunicabile

E quì alla finestra
ci si sente lenire al
freddo mutamento
della sera

Innamoramento

Una caramella d'orzo
Giaceva immobile e
Pareva concepita
Sul sedile

Amara
Comel pensiero
Amara come quei suoi glutei
Premuti al mio sedile

Due gravi perfetti
Su ventre divaricato
Di stoffa

Mi agitavano
Mi agitavano
Fra follia e
Disperazione

Maledetta visione

Mandarla giù
Era stato
Un deragliamento
Di cuore

Proibita

Mi dedico ai tuoi ritmi
Armonia di donna proibita

Sfiorandoti la pelle
Nel lontanarsi infinito
Di un fragile inverno

Lasciandomi
Attraverso le parole
Ricordi

Nel tuo colore rapito
Alla volta del cielo

Sogni pendenti dalla
Rossa seta