L'anticristo

Maledetta quella volta che mi ha fatto perfetto
il demonio

Invecchiare

Non deve

Questo assopirsi
di grigi respiri

Divenire

Nel tempo
delle
mie
ossa

Perduto
Immaginai che
un giovane

Capovolse suo padre

Rivelato assurdo e
modificato
nello straordinario
schiudersi della brevità

Gicere
come il tempo
sulle ginocchia delle macerie

Scagliato
Profondo e
Ritrovato

Uomo
"L'errore di oggi potrebbe essere la regola di domani"
"Para qué quiero una obra como esta si ya conozco el idioma?"
"Señora, la lengua es el instrumento del Imperio"



Il cadavere di una cancellazione
Mi piacciono i suoni antropomorfi
dagli strumenti a fiato
nel segno
Jazz
Un demografo dice ad un volontario:
Mancavano solo gli africani!
Ci si innamora ancora
della vita

Si scrive a picco
dai muri altissimi
dei pozzi

Come di ieri liberati
del peso dell'universo

L'Antisocializzazione

Mi congelano la lingua
qui brevi rapporti

Quelli "fast food"
che usano formule
collaudate

Sono basito da quelle
brevi conversazioni tra
formiche culturali

Con le antenne
frettolosamente protese
ad un congedo gelido ma
educato

Botta e risposta
Reazione a catena di
superficilità
"Chi poteva opporsi alla grande democrazia americana?"

Salvatore Ciriacono

Cubani

L'unica condizione sostenibile per gli esseri umani è
la povertà
felice
del
Cubano
Va bene anche un post per far
numero

Non siamo mica
intransigenti

Che male c'è
poi
ad essere
inutili
Quelle parole così
libere

Mi avevano già
avvolto

Legate alla mia
mezza amarezza si
celavano

Aliene

Senza volto
nella gente
radicate

Potevano
spiare
sorrisi
Alla fine del cinema muto
si riempirono le osterie
di vecchi attori poco fonogenici
e dalle tante malinconie,
che guardavano il cielo lunatici
come dovesse cadere giù,
ripensando a quel silenzio magico,
quel silenzio che non c'era più,
e ai rumori del mondo, antipatici,
dispettosi alzavano il bicchiere,
e i più romantici
svillaneggiavano mostrando il sedere...

Alla fine del cinema muto
sulle panchine dei grandi viali,
quei vecchi attori bestemmiavano al troppo sole
che ha il potere di bruciare le ali,
e si perdevano in discorsi accademici
sulla storia e il suo occhio di lince,
per capire se è vero che chi perde ha torto
e che ha sempre ragione chi vince,
poi a sera rivestiti da maschere,
si accontentavano di illuminare
il buio delle sale
che non riuscivano a dimenticare...

Anche noi alziamo spesso il gomito
rifugiati dentro ad un'osteria
per una strana voglia di nasconderci
e rimeditare la filosofia,
e dentro al cielo vediamo risplendere
un idolo d'oro al posto del sole
un nuovo dio che non riusciamo a comprendere
nè a descrivere con le parole,
un dio moderno che tutti adorano
e che regala vuoti di memoria,
un dio impaziente e annoiato,
che sembra stanco della nostra storia...

Anche noi abitiamo in un cinema
e siamo in bilico ad ogni minuto
tra la gloria, il successo, un amore frenetico
e il ricordo del cinema muto,
e dalle panchine vediamo passare
delle folle accaldate di gioia
per il futuro mondo fantascientifico
e il suo meccanismo che distrugge la noia,
e il corteo è annunciato da angeli
che buttan fiato dentro a una tromba
- questo futuro - si dice
- ci farà l'effetto di una bomba...-

Caludio Lolli

Ci sono i giovani
cresciuti guardando la guerra
attraverso la televisione
Sono così
numerose
le parole

Capita di lontanarsi
silenziosi

Sparire nella dolcezza
della solitudine

Come rinvenire un'
ombra di vino
dal bicchiere

Nella pipa

Del mio passato
non desidero
ricordare
quella sua
esistenza

Non quel
mediocre
grumo di sogni

Non quella polpa
agiatata
nello spazio

Che schiumosa
sembra ora
svanirsi

Da una pipa
profondamente
vuota
Preferisco il vino rosso
corposo e
versato su di un bel coccio di vetro
contadino
Piuttosto chel fragile calice
della superficialità

Lo storico

Trovo la corrispondenza elettronica
infrangere
una
distanza
infinita

« Paris vaut bien une messe »



Mi considero atomi di un ramo con qualche bel germoglio,
fatalmente destinato ad essere spezzato dal suo deforme peso.
Premetto che sono ritenuto
Conversatore squisitamente apologetico
« Guarda, i signori e i prìncipi sono l'origine di ogni usura, d'ogni ladrocinio e rapina; essi si appropriano di tutte le creature: dei pesci dell'acqua, degli uccelli dell'aria, degli alberi della terra (Isaia 5, 8). E poi fanno divulgare tra i poveri il comandamento di Dio: "Non rubare". Ma questo non vale per loro. Riducono in miseria tutti gli uomini, pelano e scorticano contadini e artigiani e ogni essere vivente (Michea, 3, 2-4); ma per costoro, alla più piccola mancanza, c'è la forca. »

(Thomas Müntzer, Confutazione ben fondata, 1524)

Confronto trasversale

Salve,

le scrivo nell'ingenuo intento di stabilire un confronto costruttivo e profondo sul presente
che ci accomuna.

Non trova pericoloso profetizzare il superamento dell'autosostentamento in agricoltura,
come strumento di progesso per le condizioni umane? Forse lei fa del sottile idealismo?
Se così fosse trovo deteriorante questa varietà di pensiero, forviante per noi giovani.
Le chiedo se è più importante saper vendere, o saper produrre?
E quanto beneficio ha realmente apportato all'umanità questo approccio produttivo.

La quantità o la qualità?

Un suo sincero e affezionato alunno del primo anno

Chiunque

Chiunque saprebbe, chiunque potrebbe
amarti e inseguirti
ovunque chiunque
saprebbe potrebbe
non ditelo qui

Chiunque incontrandoti avrebbe il destino
marcato da te
e andrebbe di corsa
a comprare un pensiero,
un disco �

Chiunque saprebbe
vestirsi da Zorro
per presentarsi a te
e gettare ai tuoi piedi
i piani segreti
del suo carnevale

Ah, chiunque saprebbe
chiunque, potrebbe,
chiunque�

Paolo Conte

Fino ai viadotti un ricordo

La montagna è anche
solitudine

Silenzio
impreziosito di
desolazione

Miscela di fiori come
pietre incastonate
in impervie
alture

Era
l'uomo
l'albero

Dove scendevano
le nuvole
svelandosi
vuote

Oggi

la montagna
è bastata
a rimembrarmi
sopra il sonno
di dio
E' diventato
sottile
il confine
fra la salute
e la modernità