Non ci sono distinzioni essenziali tra nessun oggetto o evento in tutto il mondo,  a parte le distinzioni generate dalla conoscenza umana

Shannon: informazione come funzione di probabilità

Il mondo della vita  artificiale, quindi, sarebbe vivo negli stesso senso in cui lo è  quello naturale, perché  entrambi non sono altro che fenomeni complessi generati da un soggiacente codice binario: tutto sarebbe costituito di schemi informazionali riducibili alla sola dimensione formale, ossia tutto è  indipendente dal mezzo materiale in cui si svolge la codifica delle informazioni

F.J. Verela : la mente non come un entità unica e omogenea , né  come una collezione di entità,  ma piutosto come una collezione di processi plurale e disomogenea.

L'uomo può essere considerato come un entità generale costituita da più sotto-entità che operano esse stesse come una totalità svincolata dal controllo del soggetto sulla base di autonomi flussi di informazione ( si pensi al sistema ormonale, o sanguigno, o linfatico )

Strutturazione conoscenza non riducibile al controllo razionale del soggetto
Damasio

Muoversi non è più attraversare universi di problemi, mondi vissuti, paesaggi di senso. 
Levy l intelligenza  collettiva

Uomo unico criterio epistemologico valido

"Macchine: noi siamo loro"

Haraway