mysterium tremendum et fascinans

In psicanalisi, detto della relazione che l’individuo intrattiene con l’oggetto (v.), ossia con l’altro da sé, sia questo una persona, una parte di un’altra persona o l’immagine interiorizzata di un’altra persona: il termine può quindi connotare sia gli aspetti delle relazioni interpersonali sia quelli del rapporto di un individuo con la rappresentazione mentale che egli si è fatto dell’altro.

i buoni libri sono come il buon vino
aura: apparizione unica di una lontananza, per quanto vicina possa essere.
W Benjamin
più i rapporti fra le due realtà saranno lontani e giusti, più l'immagine sarà forte
A Breton
Ho visto un negro,
sul lato destro della strada, pedalare.

Trasportava un sacco grigio e pieno,  la bicicletta
era da donna.

Poi un ciclista,
da dietro, sempre a destra
unirsi.

Li osservo
pedalare.

L'africano senza caschetto accelera.

Dove corri negro?

E dai jeans sembrano spuntare
due robusti ebani in lotta.

Non restare indietro,
principe.

tutto è divino
tutto parla

mono no aware
bastano due o tre persone a generare un opinione di validità generale, universale.

DIC EGO, TU DICIS, SED DENIQUE DIXIT ET ILLE:
DITAQUE POST TOTIES, NIL NISI DICTA VIDES.

Motto in Goethe, Farbenlehre
la lontananza nel tempo e nello spazio sottrae a quella universalità la sua forza dimostrativa
ακμή
"La semplicità è l'ultimo rifugio degli spiriti complessi" J.K. Huysmans
veritas est in puteo
seme della sua carne
danza lontano
abbandona il tramonto

scostava le coperte mostrando
ramoscelli bianchi come dita intrappolate
in abito meraviglioso

vieni
guardami
ascolta
è tutto il mondo
piegati
alla sua bellezza
al suo respiro




personalità debole (che ama) e una personalità forte (che non ama)


La Zolla e il Ciottolo

"Amor non cerca solo il suo piacere,
né di se stesso ha ancor premura alcuna,
ma dà il suo bene all'altro, e crea un Cielo
nella disperazione dell'Inferno."

Una Zolla di Argilla calpestata
dai piedi del bestiame cantò quello,
ma un Ciottolo che stava dentro il rivo
in questo modo le rifece il verso:

"Amore cerca solo il suo piacere,
e al suo piacere vuol legare un altro,
contento pur se l'altro perde il bene,
e a dispetto del Cielo fa un inferno".

W.Blake


Malagueña

La morte
entra ed esce
dalla taverna.

Passano cavalli neri
e gente sinistra
nei profondi cammini
della chitarra.

E c'è un odore di sale
e di sangue di femmina
nei nardi febbrili
della marina.

La morte
entra ed esce,
esce ed entra
la morte
dalla taverna.

G.Lorca
sporcarsi le mani
Per Stephen Toulmin il limite della possibilità di discutere è dato dalla possibilità di produrre ragioni. La soglia oltre la quale non è più possibile produrre ragioni è anche la soglia del dibattito.
"Mi distesi allora sull'erba, il cranio su una grande pietra piatta e gli occhi aperti sulla Via Lattea, lo strano squarcio di sperma astrale e di urina celeste che attraversa la volta cranica formata dal cerchio delle costellazioni: quella ferita aperta alla sommità del cielo e apparentemente composta da vapori ammoniacali rifulgenti nell'immensità - nello spazio vuoto dove si van lacerando assurdamente come un grido di gallo nel silenzio assoluto - un uovo, un occhio scoppiato o il mio cranio abbacinato e pesantemente incollato alla pietra ne rimandavano all'infinito immagini simmetriche" Bataille la storia dell'occhio
accordo, patto, forza, idoneità, relativismo
"Come in natura non prevale l'esemplare astrattamente migliore, ma il più adatto ad una situazione ambientale, così nel campo delle idee non vince sempre la migliore, quella vera o giusta, ma la più forte e la più idonea." Adelino Cattani
Dov'è la mia dimora? Dove non siam né io né tu.
Dove il mio fine ultimo, cui devo giungere?
Dove nessun fine si trova. Ove dunque volgerò?
Ancora oltre Dio, a un deserto, devo tendere.

Angelus Silesius
"Ho detto. Avete ascoltato. Sapete. Giudicate." Aristotele
la rosa è senza perché: fiorisce perché fiorisce, a se stessa non bada, che la si guardi non chiede.
Angelus Silesius, Il pellegrino cherubico
L'occhio con cui Dio mi vede è lo stesso occhio con cui vedo Dio: un solo occhio, una sola intelligenza, un solo amore. (Meister Eckhart)
"ciò che mi ha permesso di raggiungere la verità eterna è l'essermi distaccato da me stesso"
Meister Eckhart

"Infatti, per quanto Dio le appartenga e sia conferme alla sua natura, la ragione, non appena è mal indirizzata e fondata sulle creature, deformata dalle loro immagini e ad esse resa avvezza, si trova in questa parte tanto indebolita, e tanto incapace di dominare se stessa, e tanto ostacolata nel suo nobile desiderio, che qualsiasi zelo si possa adoperare per tornare alle buone abitudini sarà sempre insufficiente. Anche quando ci si sforza al massimo, occorre stare incessantemente in guardia."
Merister Eckhart "Dell'uomo nobile"


Quando diventammo amici, pensammo sarebbe stato per sempre.
Ma ora, infelice, te ne vai. Il cielo si fa amara incandescenza greve di rassegnazione.
Vi sono momenti in cui ci tocca la fortuna di trovare dei compagni con cui percorrere il nostro cammino
spirituale, ma spesso l'ora del distacco giunge indesiderata.
Quando i nostri amici decidono di andarsene, spesso ci scopriamo pieni di dubbi,
di confusione, e talvolta di senso di colpa.
Chiunque può abbandonare il sentiero, ma non per questo sarà dannato:
semplicemente imboccherà un cammino diverso.
La regola per chi segue il Tao è questa: percorri la strada per quanto ti è possibile in compagnia,
ma quando devi separarti non trattenere mai il tuo compagno.
Dobbiamo forse sforzarci di non provare sentimenti nei confronti degli amici ?
Dopotutto, i saggi ci mettono sempre in guardia contro l'attaccamento.
Ma l'emozione è parte di ciò che ci rende umani.
Quando un compagno ci lascia, possiamo comprendere le sue ragioni sul piano filosofico,
ma non per questo dobbiamo negare i nostri sentimenti mentre proseguiamo soli. ( Deng Ming Dao )