Va bene immaginatevi questo.
Siete seduti su di una comoda poltrona. L'atmosfera è familiare.
Vi stanno massaggiando il corpo, vi offrono da bere e
fuori c'è moltissimo ossigeno purissimo. Solo una cosa vi imbarazza, uno specchio.
Vedi delle mani sul tuo collo stringere, ti rendi conto che il tuo respirare in
verità non è così disteso come il fare dei massaggi. E' un continuo rilassato
fluire di un sotilissimo, algebrico flusso d'aria. Nulla di meno, nulla
di più.
Fuori tutto continua ad essere incantevole, ma è difficile approfondire lo sguardo in
tanta bellezza quando si ha le cervella appese a un filo!
Cosa è sufficiente in te se tutto è necessario. Lavarsi i denti, dormire, comunicare.
Le macchine esistono per te, non ci puoi fare niente, non ne hai la forza.
Sei solo così unito.